Signore e signori, Carlo Delle Piane

E' la penna di Massimo Consorti che schietta ed essenziale racconta la vita dell'attore, ripercorrendone la straordinaria carriera ma anche le memorie private e i traguardi personali

Un uomo schivo ma autentico con il quale rivivere la storia d’Italia riflessa sul grande schermo. "Signore e signori Carlo Delle Piane" non è soltanto una biografia. È il mezzo attraverso il quale Carlo vuole svelarsi al suo pubblico come uomo oltre che come attore, tentando di raccontarsi non come l’artista che si è abituati ad applaudire ma, forse per la prima volta, come realmente egli sente di essere. Un iter completo di una vita vissuta quasi per intero davanti ad una macchina da presa, una carriera che percorre 60 anni di cinema dall’immediato dopo guerra fino agli anni ‘80 in cui l’incontro con Pupi Avati diventerà un sodalizio indissolubile e vincente; episodi inediti con De Sica, Totò, Aldo Fabrizi, visti dagli occhi di Delle Piane, nella loro più spontanea umanità. «Ho iniziato con i grandissimi – racconta l’attore – Totò lo ricordo seduto in un angolo a telecamere spente un po’ triste e malinconico, mentre con Aldo Fabrizi abbiamo portato in Italia e all’estero il “Rugantino”. Era molto semplice, leale, non accettava compromessi e diceva sempre e comunque la verità. De Sica fu il mio primo maestro». Tra la folla accorsa ieri alla Fnac di Napoli, compare anche il sindaco de Magistris, che accoglie l’artista con semplicità ed affetto, definendosi partigiano di una Napoli che Delle Piane chiama «palcoscenico d’Italia».

IL LIBRO – « Per sei mesi di lavoro intenso, ho vissuto per buona parte la vita di Carlo – afferma l’autore Massimo Consorti non nascondendo la difficoltà di far aprire un uomo così chiuso – Grazie a lunghe chiacchierate sono riuscito a scalfire quel muro reticente e riservato ». Edito da Testepiene, il libro comprende anche la filmografia completa di Carlo Delle Piane e si chiude con una serie di scatti che ripercorrono la sua vita, sul set e non. Il volume include il dvd “Il Bello del Cinema Italiano” diretto da Giuseppe Aquino che dichiara: « C’è un legame molto intenso. Conosco le sue espressioni, il suo non parlare che è poi quello che lo rende speciale ». Il dvd accoglie interventi di Franco Battiato, di cui Delle Piane e la cantante Anna Crispino fanno una rivisitazione de "La cura", e di Pupi Avati che racconta: « In "Una gita scolastica" Carlo esce fuori. Prima si era puntato solo sulla sua fisicità comica, piuttosto che sul suo mondo interiore che nel professor Balla emerge. Esce il suo talento, la sua personalità. Il nostro è stato un rapporto di crescita reciproca. Siamo migliorati insieme anche attraverso la sofferenza. Siamo stati tanto vicini e complici che quando chiesi a Federico Fellini perché non avesse mai provato ad utilizzare Carlo come interprete, mi rispose "è troppo tuo" ».

DALILA DE FELICE
08 Novembre 2011