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Firenze 18 Novembre 2011

Eccoli lý. Tutti e tre. Carlo Delle Piane, Anna Crispino e Giuseppa Aquino.
Riuniti intorno ad una tavola, a pranzo. I volti sono tirati, hanno lavorato molto per lo spettacolo ôChiaro come il Cieloö, non riesco a trattenere la curiositÓ e devo cominciare con le domande.
Quella che pi¨ m’interessa: come sono entrati nel mondo dello spettacolo?
Giuseppa Aquino parla di Carlo Delle Piane e di quando ancora ragazzino si trovò, come in una favola, catapultato nel mondo del cinema. Poco incline allo studio, non per mancanza di capacitÓ, ma per indolenza, iniziò quasi per gioco con piccole parti, per essere poi notato dal grande Vittorio De Sica che, a pieno titolo, lo introdusse nell’ambiente, dove rimase per vocazione.Grande cinema quindi e grande voce quella di Anna Crispino, la donna che costituisce il trait d’union tra Carlo Delle Piane e il resto del mondo. Una voce straordinaria che evoca amore e dolcezza. Poi è la volta di Giuseppa Aquino: si prende cura dei due, non li lascia un istante, li segue da vicino. Ciò che pi¨ colpisce di lui è la grande stima che ha nei loro confronti.
Regista professionista dal 1991, spetta a lui il merito della regia di questo straordinario spettacolo : che va dalla gradazione delle luci alla scelta delle poesie e a quella mai casuale dei testi delle canzoni, seguendo un ritmo preciso di emozioni recitate in modo intenso e magistrale da Carlo Delle Piane Un mix di parole e musica, emozioni per ricordare il giovane Gaetano, scomparso improvvisamente, nel 2006, a soli diciotto anni. Lo spettacolo ripercorre come in un sogno il suo breve percorso sulla terra, la sua immensa voglia di vivere e soprattutto il suo desiderio di dare e ricevere amore. Un amore mai sopito nel ricordo di chi lo ha conosciuto e che vive ancora negli occhi dei genitori che lo restituiscono, intatto, a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, a chi, come loro, è abituato alla sofferenza. La serata passa tra amici: musica che fa sognare quella di Sergio Colicchio. Una musica che dilata nello spazio la poesia letta sublimemente da Anna Crispino, soprattutto quella napoletana di Eduardo De Filippo, facendo assumere al contesto un’aria surreale che conduce lo spettatore oltre la realtÓ. E ora, tra queste righe stonate, voglio esprimere la mia gratitudine ad Alessandra Ponticelli e Vittorio Conti che hanno pensato di realizzare questo momento, a Giuseppa Aquino ed Anna Crispino che lo hanno concretizzato e in particolar modo al grande Carlo Delle Piane per avere aggiunto allo spettacolo quella magia che solo lui poteva regalarci. Una cosa è certa: non dimenticherò mai il sorriso che mi ha rivolto con dolcezza e umiltÓ mentre mi invitava a sedermi alla sua tavola.

Francesca Lipperi